TEATRO ECOLOGICO
alimento para el pensamiento
alimento para el pensamiento
/ alimento para el pensamiento/ 思考の糧 / cibo per la mente / غذاء للفكر / food for mind /
Quando Gregory Bateson cominciò a parlare di Ecologia della Mente non credo sapesse esattamente quali significati avrebbe sviluppato questa espressione. Era un’intuizione, una sensazione, un desiderio: quello di liberare la mente dagli inquinamenti prodotti da secoli di “civiltà”, per lo meno la nostra, quella dell’Occidente. Quello che sapeva con certezza, invece, era che attribuendo un nome ad un’idea, questa avrebbe cominciato a vivere autonomamente e come un seme avrebbe iniziato a mettere radici, a crescere, ad esistere. Mi occupo di ecologia dall’inizio degli anni Novanta e ho maturato la convinzione che il maggior nemico dell’ecologia sia la sua immagine di rinuncia, di sacrificio, di povertà, di ristrettezza. Ecologia è diventata sinonimo di sacrificio. Questo è il motivo che le impedisce di crescere e il paradosso è che è sbagliato.
Se è vero che vivere secondo i nostri ritmi naturali, dare al corpo ed allo spirito cibi sani e sostanziosi, muoverci in un ambiente che ci fa crescere bene, se tutto questo è ecologico, allora ecologia e piacere sono la stessa cosa. Siamo lontani dal sacrificio, anzi. Ci sacrifichiamo quando stiamo ore in automobile, quando viviamo in posti grigi, quando respiriamo aria sporca, quando ci nutriamo con ore di spettacoli per dementi. Questo è rinuncia, povertà, ristrettezza, sacrificio. Quindi, in questa visione, ecologia è piacere.
Bene, ma cosa c’entra tutto questo con il teatro? Il teatro, come le altre forme d’arte, è cibo per la mente. Come prestiamo attenzione a quello che diamo al corpo, dovremmo fare attenzione a quello che diamo alla mente anzi, quello che infiliamo nel cervello ha un’importanza forse maggiore di quello che infiliamo nello stomaco. In genere, una mente malata è più difficile da curare che un corpo malato. L’Ecologia della Mente si occupa anche di questo: del piacere della mente. E in questo senso, cosa c’è di più piacevole di uno spettacolo piacevole? Da qui la necessità di un teatro ecologico, che sia per lo spirito quello che può essere per il corpo un bel pranzo all’italiana preparato con amore da una bella donna del Sud, con tanto di vino, dolce, caffè e ammazzacaffè. E buon appetito.