Per la prima volta riunite insieme in una piccola città vegetale le architetture di terra cruda, bambù, paglia, salice, arundo donax.
Dall’8 al 13 aprile, negli spazi della Fabbrica del Vapore in via Procaccini 4 a Milano, nascerà GREEN UTOPIA, una piccola città utopica di duemila metri quadri con esempi reali di architettura vegetale, la più innovativa e concreta risposta alle esigenze di sostenibilità contemporanee nell’architettura e nel design. Visitando GREEN UTOPIA, uno degli eventi di SHARING DESIGN, la manifestazione a cura di Milano Makers, si potranno toccare con mano le proposte più innovative dell’abitare e del vivere green. La città vegetale vivrà di giorno con laboratori e workshop operativi di autocostruzione mentre la sera si accenderà di luci, proiezioni, musica, teatro, performance trasformando l’utopia green in uno spettacolo continuo. Il focus di attenzione è verso le tecniche dell’architettura vegetale e alternativa. L’uso in architettura e design dell’elemento vegetale, considerato come materiale primario della costruzione, è un nuovo atteggiamento che considera il verde come l’ambiente ideale per la vita dell’uomo. La città che ne deriva tende a portare dentro di sé la foresta togliendo il confine fra natura e costruito.
GREEN UTOPIA vuole dimostrare nei fatti che un altro modo di costruire è possibile indicando una direzione: costruire il proprio spazio con le proprie mani, coi materiali che la terra ci offre da sempre, terra, piante, immaginazione, soprattutto questa, la capacità di immaginare il proprio futuro realizzandolo senza aspettare che cali dall’alto. Riprendere il contatto sacro con la terra, sviluppare quello che siamo sempre stati da duecentomila anni, esseri mobili fatti per stare all’aperto.
Nei duemila metri quadri di Green Utopia riposeremo in boschi sacri di noccioli e betulle, la cupola di salice vivo gareggerà in altezza con lo ziggurat in paglia intonacata in terra di oltre cinque metri, costruzioni in terra cruda, colonne di verde verticale, archi di bambù e canna palustre, ortoterapia, giardini e orti pensili, un omaggio a Mendini con una installazione degli anni Settanta, proiezioni su facciate, musica, workshop, laboratori, installazioni, le architetture trasparenti delle serre tra cui la GlasLiterArkitecture, un giardino d’inverno dove, tra palme e mobili luminosi, si potranno incontrare scrittori, registi, paesaggisti, antropologi, architetti in un calendario di incontri e video. Fino a mezzanotte.
L’architettura vegetale rappresenta una valida risposta alle esigenze di sostenibilità anche economica oggi sempre più pressanti. Si tratta di tecniche e materiali a volte antichi a volte usati in altre culture. Nella città vegetale sarà possibile vedere esempi di costruzioni in terra cruda, uno dei materiali protagonisti della nuova architettura che ha insuperabili doti ecologiche di sostenibilità; bambù, considerato l’acciaio naturale per le sue capacità statiche e ampiamente usato in Asia; arundo donax, la canna palustre, un materiale di casa nostra, una tecnica di costruzione naturale; paglia, in grado di fornire case altamente isolanti e sane con una notevole resistenza ai terremoti; salice, in grado di creare vere architetture viventi che crescono e cambiano aspetto con il tempo; verde tradizionale e tecnico, il più efficace strumento per la costruzione delle nuove città a orientamento ecologico che si evolve in soluzioni di orto urbano; natural design l’ultima tendenza del green design, oggetti di design che contengono piante; agricoltura urbana dagli orti terapeutici alle coltivazioni domestiche.
GREEN UTOPIA – ARCHITETTURA VEGETALE
Fuorisalone 8/13 aprile 2014. Fabbrica del vapore, Via Procaccini 4, Milano
Ideazione e coordinamento Maurizio Corrado
Gruppo di progetto Eliana Baglioni, Mina Bardiani, Monica Botta, Mauricio Cardenas, Andrea Facchi, Beppe Facente, Giusi Ferone, Geologika Collettiva, Roberto Maci, Claudia Mendini, Francesco Poli, Alberto Rabbitti, Alessandro Ranavolo, Riccardo Rigolli, Luca Rogora, Antonio Salvatore.
Patrocini Promoverde; Cia, Confederazione Italiana Agricoltori; Accademia di Belle Arti di Verona; Accademia di Belle Arti di Bologna; La Sapienza Università di Roma, Facoltà di Architettura, Dipartimento di architettura e progetto; DMC Design Management Consulting
Media Partner Wolters Kluwer Italia, Nemeton Magazine, Babylon Magazine
Cultural Partner Contrappunto Literary Management, Primavera Mediterranea, Primavera Siciliana, Quarto Paesaggio, Vandaepublishing, Vestire il paesaggio
Installazioni Sergio Maria Calatroni, Enrico Cassanelli, Roberta De Vita, Gaetano Fracassio, Marta Fumagalli, Riccardo Pirovano, Fabio Volpi, Maria Cristina Sammarco, Proprietà Pirata Riot Club, Studio Limes Architettura del Paesaggio e Giancarlo Fantilli, Tarshito, T.M.C. Piuma Moto Club
Special guest: Alessandro Mendini
In collaborazione con: Armoniediluce, Bambuseto, Bensone, 5 Botteghe d’interni, Antonio Cueva Impresa Edile, ChiossiCycles, Consulta Nazionale Della Proprieta’ Collettiva, Ecosistemi, Euroform, Euroserre Italia, Floema, Galbusera Serre, Green Briks, Divella, Excell, Iablu, La casetta in canadà, Latifolia, Magie della natura, Manzi Marmi, Med Eat, Partecipanza Agraria Di Villafontana, Pedone Working, Poliflor, Quattrobi, Righetti Romano Piante, Samar, Stark, Stobag, Unopiù, Wecona, Zenone
Info: redazione@nemetonmagazine.net
www.nemetonmagazine.net
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Tags: bamboo, food design, giardini pensili, giardini terapeutici, letteratura, NATURAL BORN OBJECT, pensiero, salice, STRAW paglia, terra cruda, verde verticale