Nella nuova era che indubbiamente è iniziata, postindustriale, postmoderna, globalizzata, elettronica, liquida, fluida, come la si voglia chiamare, gli equilibri che hanno generato e sostenuto il mondo sedentario risultano superati da nuove abitudini e necessità, non ultima quella della progressiva mobilità prima fisica poi virtuale che si accorda in pieno con le abitudini mobili che abbiamo avuto per millenni, prima di chiuderci in case e recinti fissi. In questa visione i limiti e i confini fisici hanno per molti versi perso di significato. Ormai è scontato che il panorama in cui ci si muove è concretamente internazionale, mondiale. Che paesaggio ne risulta? Si parla di società liquida, di città fluida, dove non è più necessario neanche muoversi. È in un paesaggio fluido di questo tipo deve inserirsi ogni idea per lo sviluppo realistico delle nostre città. Continua.
Il paesaggio fluido
Posted by admin on July 24, 2014Leave a Reply
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